Il legname proveniente dalla Russia e dalla Bielorussia è considerato “legname di guerra”

Condividi

Il PEFC è estremamente preoccupato per l’attacco del governo russo all’Ucraina. L’invasione militare è in diretta opposizione con i nostri valori fondamentali. Questa aggressione provoca dolore e morte indicibili e inaccettabili a persone innocenti, comprese donne e bambini. Ha anche un impatto distruttivo immediato e a lungo termine sull’ambiente, sulle foreste e sulle tante persone che dipendono dalle foreste per il proprio sostentamento.

Il chiarimento che il legname proveniente dalla Russia e dalla Bielorussia sia legname da guerra fa seguito a una riunione straordinaria del Consiglio internazionale del PEFC per discutere l’aggressione militare di Putin contro l’Ucraina e delle sue implicazioni per il PEFC e per i proprietari forestali e le aziende certificate PEFC.

La classificazione del legname proveniente dalla Russia e dalla Bielorussia come legname di guerra è conseguente all’adozione della Risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite sull’aggressione contro l’Ucraina, che “deplora con la massima fermezza l’aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina […] [e] il coinvolgimento della Bielorussia”.

Il Consiglio internazionale del PEFC continua a monitorare la situazione e considererà misure aggiuntive se necessarie.

Nota tecnica

Lo standard di Catena di Custodia PEFC considera il “legname di guerra” come una “fonte controversa” (PEFC ST 2002:2020 e ITA1002:2020 3.7), che non può essere utilizzata nei gruppi di prodotti certificati PEFC (PEFC ST 2002:2020 e ITA1002:2020 Appendice 1 6.1).
Il “legname di guerra” è definito come “Legname che è stato commerciato ad un qualsiasi livello della catena di custodia da gruppi armati, siano essi fazioni ribelli o soldati regolari, oppure da una amministrazione civile coinvolta in conflitti armati o dai suoi rappresentanti, sia per perpetuare il conflitto sia per ottenere dei vantaggi in situazioni di conflitto per tornaconto personale (…). Il legno da zone di conflitto non è necessariamente illegale” (PEFC ST 2002:2020 e ITA 1002:2020, 3.6).

Il chiarimento secondo cui il legname proveniente da Russia e Bielorussia deve essere classificato come “legname di guerra” si basa sulla risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite A/ES-11/L.1 (2 marzo 2022) “Aggressione contro l’Ucraina” durante l’11asessione speciale di emergenza, per salvaguardare l’integrità della certificazione della catena di custodia PEFC. Questo chiarimento è inizialmente valido per sei mesi.

Il materiale per il quale è stata applicata una DDS PEFC prima di questa data e che è stato classificato come a rischio trascurabile può essere utilizzato e immesso sul mercato.

Esempi:

  1. Il legname proveniente dalla Russia o dalla Bielorussia per il quale è stata implementata la DDS prima del 2 marzo 2022 e viene trasportato dalla foresta a una segheria dopo tale data può essere utilizzato con una dichiarazione PEFC.
  2. Il legname proveniente dalla Russia o dalla Bielorussia che è già in deposito, potenzialmente anche al di fuori dei due Paesi, ma su cui non è stata fatta la DDS, è considerato “legname di guerra” e non può essere utilizzato.

A questo link è disponibile la guida pubblicata dal PEFC Internazionale: https://www.pefc.it/per-le-aziende/documenti/faq-legname-proveniente-da-russia-e-bielorussia-considerato

Se hai domande o hai bisogno di maggiori informazioni, contatta logo@pefc.it (Giovanni Tribbiani PEFC Italia) oppure conflict-timber@pefc.org (PEFC Internazionale).

Foto Autori EcoDelleForeste 02 Il legname proveniente dalla Russia e dalla Bielorussia è considerato “legname di guerra”
Giovanni Tribbiani

Laureato in lingue e letterature straniere e Giornalista pubblicista. Ufficio tecnico del PEFC Italia.

Giovanni Tribbiani

Giovanni Tribbiani

Laureato in lingue e letterature straniere e Giornalista pubblicista. Ufficio tecnico del PEFC Italia.

Ultime notizie