La cura del bosco ceduo. Da un’azienda certificata PEFC una disamina consapevole

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Meglio il bosco gestito a ceduo o a fustaia? Dipende. Non esiste una risposta universale ad una domanda che va necessariamente declinata sul territoriosull’ambientesul contesto. Così come non esiste una specifica specie legnosa che sia la chiave e la soluzione ai problemi di tutti i selvicoltori e di tutti i sistemi socio-economici lungo i più di mille chilometri dello stivale. 

Ed è così allora che a Sud di Roma, nella valle del fiume Sacco, tra i monti Lepini e i Castelli Romani, l’azienda Artena Legnami, certificata PEFC per la Catena di Custodia dal 2015, prosegue nel suo operato puntuale e diligente di gestione del territorio forestale della zona investendo su due capisaldi in cui l’azienda crede fermamente: il castagno e la sua gestione a ceduo.

Con una tradizione iniziata circa 70 anni fa e portata avanti da tre generazioni, la visione dell’azienda è “rendere il castagno sempre più versatile per soddisfare la domanda di un mercato in continua evoluzione, – afferma il titolare Guglielmo Lanna – e questo implica impegno in progetti di ricerca e sviluppo e incessante implementazione del processo produttivo.”

Aderendo al Gruppo Lignum – Istituto Lazzari Zenari S.r.l., Artena Legnami ha certificato PEFC la sua produzione di segati, pali, tavole, morali, travi e pannelli ingegnerizzati, segati, perline, e pannelli isolanti, realizzati quasi tutti in legno di castagnoche rappresenta il 99% tra le specie legnose lavorate dall’azienda. Si tratta di materiale tutto solo ed esclusivamente locale, proveniente da boschi della città metropolitana di Roma acquistati in piedi e poi tagliati.

Con la certificazione PEFC, Artena Legnami conferma la sua attenzione alle tematiche ambientali e di sostenibilità, e ne riscontra benefici anche sul piano del mercato e della rete di contatti, sia in Italia che all’estero. Impegno che si declina anche sul fronte dell’efficientamento energetico, con il 60% di indipendenza energetica grazie ai pannelli fotovoltaici, e della salute e sicurezza dei lavoratori, con investimenti in formazione e macchinari all’avanguardia dal punto di vista della produttività e della sicurezza per i propri operatori.

Ma un lavoro fatto bene, deve anche essere comunicato bene, e condiviso e confrontato con gli stakeholder. Obiettivo di Guglielmo Lanna è infatti, attraverso la campagna di comunicazione aziendale, informare e sensibilizzare i lettori e i consumatori su una specie che “è stata troppo spesso trattata in modo superficiale e non è stata fatta conoscere bene, non ne sono stati fatti capire i vantaggi, la filiera, il funzionamento, la gestione in bosco, la cui ceduazione, essenziale per il mantenimento della specie, è un dovere, non una minaccia.”

“La ceduazione – continua Lanna – permette di controllare e garantire una crescita sana della vegetazione favorendo un flusso continuo e abbondante di nutrienti verso le piante principali, dette matricine che, provvedendo alla rinnovazione necessaria per sostituire le ceppaie invecchiate, garantiscono la biodiversità attraverso l’impollinazione e contribuiscono a prevenire l’erosione del suolo mantenendo sempre un certo grado di copertura.”

Queste ed altre le tematiche affrontate nella sezione “news” del sito aziendale, accessibile al link https://artenalegnami.it/notizie/, in cui sono messe al centro e argomentate le ragioni della scelta di un legno locale.

LucaRossiEcodelleForesteSF La cura del bosco ceduo. Da un’azienda certificata PEFC una disamina consapevole
Luca Rossi

Giornalista pubblicista con Laurea Magistrale in Sviluppo Rurale Sostenibile, lavora ai contenuti e alle forme in Eco delle Foreste dal 2018.

Luca Rossi

Luca Rossi

Giornalista pubblicista con Laurea Magistrale in Sviluppo Rurale Sostenibile, lavora ai contenuti e alle forme in Eco delle Foreste dal 2018.

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