“Questa recinzione è stata realizzata con legno di larice ottenuto da interventi selvicolturali effettuati in Val di Susa da un gruppo di imprese che crede nella gestione forestale sostenibile certificata e nell’utilizzo del legno quale preziosa fonte rinnovabile principalmente per impieghi durevoli. Solo gli scarti diventano poi biocombustibili.”
Questa è la frase riportata sul pannello divulgativo installato dagli imprenditori locali sulla recinzione in legno posta in opera presso il Comune di Sauze d’Oulx (TO), lungo la passeggiata Gran Villard.
Da questa frase si può scoprire tanto, si può scoprire un mondo.
Un mondo in cui le persone del luogo hanno a cuore il bosco e la montagna, ci lavorano e gestendo il bosco permettono ad esso di rinnovarsi, apportando migliorie di prevenzione idrogeologica, antincendio e selvicolturali, e al contempo estraggono il legno che viene utilizzato in valle per impieghi duraturi, tradizionali e innovativi.
Nel settore forestale si evidenzia sempre più l’importanza della comunicazione degli operatori verso la società civile, e questo è un esempio virtuoso di corretta comunicazione, da cui si può apprendere molto:
QUESTA RECINZIONE È STATA REALIZZATA CON LEGNO DI LARICE: Il larice (Larix decidua), per chi conosce il legno, sa che è una specie autoctona che si trova nei boschi delle montagne alpine, ed è apprezzato per la sua naturale durabilità del legno. Grazie alle sue caratteristiche fisico-chimiche il legno di larice resiste bene agli attacchi biotici e abiotici a cui il legno è naturalmente sottoposto, in particolare quando utilizzato all’esterno. Impiegando il larice si utilizza quindi un legname locale e naturalmente resistente, evitando l’acquisto di legname proveniente boschi lontani e di dover impiegare specie legnose che necessitano di trattamenti chimici per l’incremento della durabilità del legno.
OTTENUTO DA INTERVENTI SELVICOLTURALI EFFETTUATI IN VAL DI SUSA: Gli interventi selvicolturali rappresentano i momenti di realizzazione di tutto ciò che è stato progettato e pianificato per la gestione forestale, riportati nei piani di gestione e assestamento forestale. Questi Piani sono redatti da Dottori Agronomi e Dottori Forestali, che a seguito di attente analisi, misurazioni e valutazioni del bosco, pianificano una serie di interventi multifunzionali, partendo dal supporto alla rinnovazione naturale del bosco fino a utilizzare il legno che può essere impiegato in sostituzione di materiali fossili o altri materiali più inquinanti per la loro produzione, trasporto e smaltimento.
DA UN GRUPPO DI IMPRESE CHE CREDE NELLA GESTIONE FORESTALE SOSTENIBILE CERTIFICATA: La cooperazione nel settore forestale, ma non solo, rappresenta uno dei punti chiave del successo presente e futuro del mondo lavorativo. Queste imprese credono nella gestione forestale sostenibile PEFC come strumento di comunicazione della corretta, pianificata e controllata gestione del bosco, che è verificata da organismi indipendenti per poter ottenere la certificazione. In questo modo, è possibile dare massima garanzia di tracciabilità e legalità di tutte le fasi di lavorazioni a cui i prodotti forestali sono sottoposti. Le imprese che hanno collaborato per l’ottima riuscita del progetto sono: Tisserand, La Foresta e Roche.
E NELL’UTILIZZO DEL LEGNO QUALE PREZIOSA FONTE RINNOVABILE PRINCIPALMENTE PER IMPIEGHI DUREVOLI: l’utilizzo del legno accompagna la storia dell’uomo sin dalla notte dei tempi. Materiale rinnovabile per eccellenza, grazie alle sue innumerevoli virtù permette un impiego diversificato su più fronti, mantenendo la peculiarità, unica, di mantenere stoccato al suo interno l’anidride carbonica che la pianta ha assorbito dall’ambiente durante il suo ciclo di vita. Utilizzando elementi in legno si mantiene lo stock di CO2 e si favorisce il suo assorbimento delle piantine che nasceranno negli spazi lasciati dalla pianta. La recinzione ha una lunghezza totale di 250 metri, e per la costruzione di tutti i suoi elementi sono stati impiegati 4 metri cubi di legname in larice proveniente dai limitrofi boschi certificati PEFC di Oulx, aventi un peso di 2.600 kg e con uno stoccaggio duraturo pari a 4 tonnellate di CO2. Gli scarti sono stati 0 kg, dal momento che tutti i residui di lavorazione sono stati reimpiegati a scopo energetico.
SOLO GLI SCARTI DIVENTANO POI BIOCOMBUSTIBILI: sintesi perfetta del corretto utilizzo a cascata del legno. Come buona prassi, la prima scelta da percorrere nella filiera di valorizzazione è l’impiego del legno in opere durature nel tempo, e in un secondo momento, ove possibile, riutilizzarlo e riciclarlo, e solo quando non può più avere un impiego durevole, adoperarlo a scopo energetico. L’impiego del legno a scopo energetico riporta comunque enormi vantaggi rispetto ai suoi competitor (gas, metano, carburanti minerali…), come la rinnovabilità del materiale, la località e le emissioni evitate. Merita una considerazione anche la capacità della filiera foresta-legno di creare occupazione. Utilizzando il legno si garantisce un impiego a una serie di figure (operatori forestali, dottori forestali, trasportatori, trasformatori…) anche e soprattutto in quei territori di montagna che vedono lo spopolamento come uno dei problemi più gravi da risolvere.
Questa recinzione permetterà di apprezzare maggiormente il paesaggio, ma anche di riflettere sull’importanza che rappresenta in termini di lavoro locale, gestione del bosco e utilizzo di una risorsa locale, rinnovabile e sostenibile.