Al lavoro sul Regolamento Europeo per combattere la deforestazione

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Il 28 giugno 2022 il Consiglio Ambiente dell’Unione Europea aveva approvato il testo per una proposta di nuovo Regolamento che ha per obiettivo il contrasto alla deforestazione e al degrado delle foreste nel mondo. Come PEFC ne avevamo dato notizia in collaborazione con Enrico PompeiDirettore Ufficio DIFOR II – Politiche forestali nazionali ed internazionali, Direzione Generale Economia Montana e Foreste – Mipaaf, nella newsletter di agosto scorso.

L’intento della proposta, avanzata dalla Commissione Europea già a fine 2021, è quello di evitare che vengano immessi sul mercato dell’UE o esportati dall’UE prodotti che abbiano causato deforestazione o degrado forestale per l’espansione dei terreni agricoli per la loro produzione, con particolare riferimento a prodotti agricoli quali olio di palma, cacao, caffè, soia, legno e carne bovina (inclusi i derivati come ad esempio cuoio, mobili, etc.) con relativa abrogazione del Regolamento legno (EUTR n.995/2021).

Il 13 settembre la plenaria del Parlamento Europeo ha approvato a larghissima maggioranza (453 voi a favore, 57 contrari, e 123 astenuti) una versione rafforzata della proposta di regolamento che impone una serie di obblighi agli operatori economici per evitare di immettere sul mercato prodotti legati alla deforestazione. Il Parlamento chiede infatti di responsabilizzare le imprese imponendo obblighi di “due diligence” agli operatori che immettono sul mercato dell’UE, e che esportano fuori dall’UE, materie prime o altri prodotti legati alle foreste. Gli Stati membri, responsabili dell’attuazione del regolamento, dovrebbero imporre sanzioni in caso di violazioni.

A Strasburgo è stato anche chiesto di estendere l’applicazione delle nuove norme, oltre che ai prodotti già citati, anche agli allevamenti di suoniovini e caprinipollame, e alle coltivazioni di granturco e gommaprodotti a base di olio di palmaal carbone di legna e alla carta. Ancora, il regolamento coinvolgerà anche banche e istituzioni finanziarie, che dovranno controllare che non vi siano prodotti o attività legati alla deforestazione in tutti i titoli in cui investono o nelle attività che finanziano.

Inoltre, sono stati respinti alcuni emendamenti che avrebbero reso la definizione di “degrado delle foreste” (che fa scattare gli obblighi del regolamento) poco chiara a causa dell’aggiunta della condizione che il degrado sia “irreversibile” o che riguardi solo le foreste “primarie” ormai pressoché inesistenti in Europa.

Con il voto di settembre la plenaria ha dato mandato alla commissione Ambiente di intraprendere il negoziato a tre (“trilogo”) che coinvolge la Commissione, il Consiglio, e il Parlamento Europeo, sul testo finale del regolamento. In queste settimane e in questi mesi i lavori stanno andando avanti, in particolare sulle divergenti posizioni in merito alle definizioni, alle percentuali e alle modalità di controllo, e alle metodologie di valutazione, lavorando in ottica di flessibilità e ricerca di soluzioni strategiche adeguate a tutto il territorio e a tutti gli Stati membri.

LucaRossiEcodelleForesteSF Al lavoro sul Regolamento Europeo per combattere la deforestazione
Luca Rossi

Giornalista pubblicista con Laurea Magistrale in Sviluppo Rurale Sostenibile, lavora ai contenuti e alle forme in Eco delle Foreste dal 2018.

Luca Rossi

Luca Rossi

Giornalista pubblicista con Laurea Magistrale in Sviluppo Rurale Sostenibile, lavora ai contenuti e alle forme in Eco delle Foreste dal 2018.

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