Buon compleanno, Gazzotti Alle spalle, cento anni di esperienza nel settore dei pavimenti in legno. Nel futuro, una scelta coraggiosa: sfondare con il made in Italy nel mercato cinese. I segreti: prodotti di qualità e l’uso di materiali ecosostenibili. Il traguardo dei cento anni di vita è un evento da festeggiare sempre con grande soddisfazione. Che sia un essere umano o un’azienda a compierli, non fa molta differenza. Dietro al compleanno della Gazzotti di Bologna c’è una bella storia comune di padri e figli, di collaboratori, posatori, ricercatori che hanno creato, negli anni, una realtà italiana da prendere a esempio. I vecchi abitanti del capoluogo emiliano la ricorderanno per la sua prima fabbrica di pavimenti in legno, perché sorgeva proprio ai piedi della Basilica di San Luca e lì è rimasta fino al 1960, quando si è trasferita fuori città, a Trebbo di Reno. Fin dalle origini, ha puntato alle produzioni d’eccellenza, tanto da diventare fornitore ufficiale della Real Casa. Negli ultimi anni, la passione per i prodotti di qualità si è coniugata a un forte impegno sul fronte ambientale: è stato scelto per il restauro della platea del San Carlo di Napoli, il teatro più antico d’Europa, riconosciuto come “patrimonio dell’Umanità” dall’Unesco. E ha deciso di dotarsi della certificazione Pefc a testimonianza della scelta di utilizzare per i propri articoli il legno di foreste gestite in modo sostenibile. “Inserire in catalogo prodotti e materie prime certificate Pefc, più che una scelta di strategia industriale – spiega Claudio Angeli, responsabile del controllo qualità di Gazzotti – è stata una decisione dettata dalla sensibilità ambientale. Purtroppo in Italia, a differenza del Nord Europa, sono ancora pochi i clienti che chiedono prodotti certificati. Con la nostra scelta, speriamo di sensibilizzare il mercato e la domanda”. "Cento anni" dichiara Carlo Comani, amministratore delegato di Gazzotti “sono un traguardo di cui andiamo particolarmente fieri: ci hanno portato in dote esperienza, forza di marchio, ma soprattutto qualità di prodotto e di servizio". Qualità e attenzione ambientale sono state scelte premianti. A parlare sono i numeri: l’azienda conta 120 dipendenti e una rete capillare di rivenditori in tutta Italia. Ma l’obiettivo di Gazzotti è far conoscere il suo Made in Italy in giro per il mondo: esporta già in 40 Paesi (soprattutto Corea del Sud, Turchia, Russia, Ungheria e Romania). Nel futuro, la grande sfida del mercato cinese: di recente ha aperto uno showroom a Shangai, che, entro tre anni, sarà seguito da altri 14 punti vendita in altrettante metropoli cinesi. Una scelta coraggiosa, considerando il gran numero di aziende italiane che, al contrario, sono in affanno per le concorrenze a basso costo provenienti dal Sud Est asiatico. Ma che è valsa all’azienda bolognese il premio China Awards 2009, assegnato dalla Fondazione Italia-Cina alle realtà italiane che meglio hanno saputo cogliere le opportunità di crescita offerte dal mercato cinese. In pratica, una vittoria in trasferta ottenuta grazie a scelte coraggiose e lungimiranti. Forse agevolata dall’avere cento anni di esperienza alle spalle.
Ultimo aggiornamento 31 Agosto 2011