In occasione della giornata mondiale dell’Ambiente del 5 giugno, PEFC Italia con i partner del Progetto TREES, presenta due importanti iniziative per proteggere le foreste dal taglio e dal commercio illegale di legname. L’obiettivo è di creare una task force internazionale con l’INTERPOL per contrastare questo fenomeno, se le foreste non hanno la certificazione forestale a garantirne la tracciabilità e la sostenibilità.
A livello mondiale la criminalità forestale genera un giro d’affari pari a 100 miliardi di euro ogni anno, secondo solo a quello della droga e pari a più del doppio del fatturato generato dalla pesca abusiva (Università di Bologna – Atlante dei crimini ambientali). Le foreste ricoprono più di un terzo dell’intera superficie mondiale e rappresentano il principale scrigno di biodiversità vegetale e animale di tutta la terra. Nella giornata dell’ambiente è fondamentale essere consapevoli delle minacce che questo bene sta subendo, anche a causa della mancanza di attenzione da parte della società civile e delle autorità competenti. L’Unione Europea ha finanziato il Progetto TREES (Timber Regulation Enforcement to protect European wood Sector from criminal infiltration) proprio per cercare di mettere insieme competenze tecniche e di vigilanza grazie ai finanziamenti della DG Affari Interni della Commissione Europea, all’interno del programma per la prevenzione e la lotta al crimine.
Il prossimo appuntamento, realizzato in collaborazione con INTERPOL, è previsto il 22 e 23 giugno a Lione, per rafforzare la cooperazione fra gli attori che ruotano intorno alla European Timber Regulation (EUTR), il Regolamento europeo che ha lo scopo di minimizzare il rischio di importazione di legno e derivati provenienti da attività illegali. All’evento saranno presenti rappresentanti di corpi di polizia e autorità competenti per l’EUTR da tutta Europa, rappresentanti di INTERPOL, EUROPOL, UNODC e della Commissione europea, oltre che del mondo della ricerca, della società civile e della certificazione forestale.
“Ci troveremo a proporre strategie e strumenti su come combattere, ad esempio, il fenomeno della corruzione nel settore foresta-legno, cercando di proporre nuove soluzioni per affrontare questo problema che si stima caratterizzare dal 15 al 30% del legname commercializzato in tutto il mondo e che è causa della distruzione e degradazione di interi ecosistemi forestali, soprattutto nel Sud del Mondo (Bacino del Congo, Amazzonia, Sud-Est Asiatico), senza dimenticarsi che l’Est Europa è il bacino da cui arriva la maggior parte della legna da ardere illegale in Italia, primo importatore al mondo delle biomasse legnose a scopo energetico” ha dichiarato Antonio Brunori, segretario generale di PEFC Italia. “Ci troveremo in un momento straordinario per la lotta ai danni forestali, perché abbiamo l’ambizioso obiettivo di formare, nel più importante luogo di lotta alla criminalità a livello globale, una task force di sicurezza ambientale per il settore foreste (i National Environment Security Task Forces – NESTs – sono nati nel 2012 ma per la lotta ad altri tipi di crimini) al fine di rafforzare la cooperazione fra le agenzie nazionali e i partner internazionali per i crimini ambientali”.
I risultati di questa due giorni di lavori serviranno anche come base per un altro evento internazionale (promosso dagli stessi partner del progetto TREES) che si terrà il 14 luglio a Roma. Anche in questo caso il meeting (aperto a tutti gli stakeholder interessati, previa registrazione) prevede la partecipazione di importanti rappresentanti di organizzazioni ambientaliste, centri di ricerca e istituzioni, come “Forest Trends”, “Elephant action League”, “Legambiente” e funzionari del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.
ll progetto TREES è finanziato dalla DG Affari interni della Commissione Europea (ISEC Program – Prevention of and Fight against Crime) ed è gestito da ConLegno (Organizzazione di Monitoraggio EUTR riconosciuta dalla UE), PEFC Italia (Programme for the Endorsement of Forest Certification – Italy), RiSSC (Research Centre on Security and Crime), Risk Monitor e CNVP (Connecting Natural Values & People Foundation), INTERPOL e PEFC Internazionale.