In occasione della Giornata Internazionale delle foreste inauguriamo uno spazio di approfondimento per conoscere più nel dettaglio le “Comunità Forestali Sostenibili” del Premio indetto ogni due anni da PEFC Italia e Legambiente. Un appuntamento fisso in ogni newsletter PEFC per osservare da vicino i partecipanti e le buone pratiche che sono stati protagonisti dell’edizione 2022.
Cominciamo con la Comunità Montana di Valle Camonica, per la categoria Gestione Forestale Sostenibile.
Di cosa si occupa l’organizzazione?
La Comunità Montana di Valle Camonica è un ente pubblico che gestisce un territorio di 127.000 ettari comprendente 40 comuni dell’alto bacino del fiume Oglio, in provincia di Brescia. La Comunità Montana è anche Ente gestore del Parco Regionale dell’Adamello, presente su circa 51.000 ettari del territorio di 25 comuni. La normativa regionale lombarda assegna alle Comunità Montane la delega per la gestione forestale. La superficie forestale della Comunità Montana ammonta a circa 65.000 ettari, di cui 41.700 risultano di proprietà comunale, regionale e di proprietà collettive, tutte gestite tramite piani di assestamento forestale. La pianificazione territoriale forestale è poi garantita da due Piani di Indirizzo Forestale, uno della Comunità Montana e l’altro per il Parco, che si integrano con il Piano Territoriale di Coordinamento provinciale e con i Piani di Gestione Territoriali dei Comuni. Strumento di gestione del patrimonio forestale comunale sono sei Consorzi Forestali, partecipati da Comunità Montana e Comuni, che realizzano numerosi interventi di miglioramento e manutenzione e che impiegano circa 180 unità lavorative, sia tecnici che operai. Tutti e sei i Consorzi Forestali, tramite un’iniziativa promossa dalla Comunità Montana, hanno ottenuto la certificazione PEFC per i boschi gestiti, con una catena di custodia che estende la certificazione a ditte boschive e segherie del territorio.
Qual è l’attività presentata per il concorso?
La Tempesta Vaia del 29 ottobre 2018 ha duramente colpito anche i boschi camuni, provocando danni totali su più di 1000 ettari di superficie. In seguito a tale calamità la Comunità Montana di Valle Camonica e i sei Consorzi Forestali hanno dato avvio a numerose attività finalizzate alla bonifica ed al ripristino di soprassuoli forestali, anche grazie a finanziamenti regionali d’importo pari a circa 10 milioni di euro. Il materiale legnoso di risulta è stato conferito alle segherie della Valle oppure, mediante apposita convenzione, cippato e portato alla centrale a biomasse di Temù-Ponte di Legno. Successivamente però, a causa dell’esplosione della pandemia da Covid-19 sono scaturite, tra le varie criticità, anche grandi difficoltà economiche per tutti gli esercizi commerciali. Nei territori montani non sono stati risparmiati i rifugi alpini, le malghe e gli agriturismi, che non hanno potuto accogliere ospiti ovvero ne hanno dovuto limitare fortemente la disponibilità ricettiva a causa dei ristretti spazi interni delle strutture. È nata pertanto la necessità di ampliare gli spazi di fruizione esterna, mediante installazione di tavoli-panca. La Comunità Montana ha pertanto deciso di attivare un’iniziativa che consiste nella fornitura gratuita a rifugi e malghe di tavoli-panca realizzati dai Consorzi Forestali con il legname certificato derivante dagli schianti della Tempesta Vaia. L’iniziativa è stata avviata nel 2020 e sta tuttora proseguendo con un quarto bando. Complessivamente con i tre bandi conclusi sono stati ceduti e posati circa 104 tavoli-panca in strutture ricettive rurali sul territorio di tutta la Valle.
Quali sono i punti di forza del progetto?
Il progetto ha saputo coniugare le difficoltà derivate al territorio da calamità ambientali e da problematiche sanitarie in un’opportunità di ripresa e di aiuto per la fruizione dei territori più marginali.
Estremamente importante è il messaggio che il materiale legnoso derivante dalla Tempesta sia diventato un elemento di ripresa socio economica dell’attività e che questo legname provenga da boschi certificati e gestiti in maniera sostenibile. Un altro obiettivo raggiunto è stato innescare nei Consorzi Forestali una nuova filiera produttiva finalizzata alla trasformazione diretta del legname tagliato, ed infatti sono pervenuti numerosi ordini di fornitura anche da soggetti pubblici e privati non rientranti tra le categorie previste nei bandi. Da sottolineare che l’iniziativa ha riscosso un grande interesse tra i gestori delle strutture, tanto che le domande pervenute risultano sempre maggiori rispetto alle disponibilità economiche messe a disposizione dalla Comunità Montana (complessivamente € 120.000,00) per cui probabilmente verrà rinnovata anche per il 2023.
Ascolta la voce dei protagonisti del progetto della Valle Camonica in questo breve videoclip