Il legno di risonanza ancora protagonista al Ferrara Film Corto Festival con il progetto MAMI VOiCE

Si è appena conclusa la nuova edizione di Ferrara Film Corto Festival (FFCF), festival internazionale dedicato alla promozione e alla valorizzazione di cortometraggi che affrontano il tema dell’ambiente in tutte le sue accezioni, di opere prime italiane e di produzioni indipendenti provenienti da tutto il mondo. FFCF è un punto d’incontro per cineasti emergenti e affermati, focalizzato sulla condivisione del know-how professionale e su argomenti di grande importanza sociale e culturale.

L’anno scorso vi avevamo parlato di uno dei film vincitori, “Suono del legno” di Samuele Giacometti, patrocinato da PEFC Italia che si è occupato di rappresentare il legame tra suono e natura, in un viaggio attraverso la storia, le tradizioni e la cultura legate all’uso del legno. Questo corto parla di come nei suoni prodotti dal legno degli abeti di risonanza ci sia molto dell’antico rapporto tra la montagna e la realtà umana, storica e sociale. Le infinite potenzialità sonore di un clavicembalo ne contengono altre originate da un abete che canta. Una storia secolare fatta di bosco, di persone che vi si affaccendano per soddisfare i propri bisogni, di laboratori artigianali ricchi di saperi tradizionali spesso utili a rendere eterno il legno delle opere da essi prodotte.

Quest’anno il film in questione è stato riproiettato nell’ambito della presentazione di un progetto innovativo e in qualche modo collegato alla tematica, basato proprio sulle tecnologie applicate alla risonanza del legno. L’architetto. Alfredo Bigogno ha infatti tenuto un incontro dal titolo “Il legno di risonanza tra scienza ed arte” – Il Sistema MAMI VOiCE, progetto da lui sviluppato.  
Il Sistema MAMI VOiCE — dispositivo medico di Classe 1 — è stato pensato per far sentire ai neonati prematuri, nella termoculla, la voce registrata della mamma quando non può essere presente. Si tratta di un Sistema di vibrotrasduzione composto da un trasduttore ed un amplificatore con chiavetta USB posizionati all’esterno della termoculla.

Il sistema messo a punto da Alfredo Bigogno trasmette la voce della mamma e le sue vibrazioni direttamente all’incubatrice del neonato, senza radiazioni elettromagnetiche. La strumentazione è applicata nei reparti ospedalieri di Terapia Intensiva Neonatale ed oggi è estesa ad una più ampia accezione di terapia con la musica, grazie alla creazione della “Collezione Armonica” (“tavoletta armonica”, “lettino armonico” e “totem armonico”), rivolta a persone di diverse età affette da varie patologie ed interamente costruita in abete rosso armonico camuno, recuperato dagli alberi abbattuti durante la devastante tempesta Vaia del 2018, grazie al Consorzio Forestale Alta Valle Camonica, certificato PEFC per la sua gestione forestale sostenibile.

Obiettivo dell’incontro è stato quello di presentare i benefici dell’armonia che si genera dalla combinazione di musica e vibrazioni a 432 Hz, grazie all’impiego del Sistema MAMI VOiCE in tutte le realtà quotidiane.

Non possiamo che essere orgogliosi di assistere alla nascita di progetti simili, in grado di interpretare perfettamente il rapporto tra “ambiente e musica” proposto dal festival che inoltre promuovono una rinnovata sensibilità alle tematiche ambientali e forestali in connessione con l’uomo e la sua salute.

Foto Autori EcoDelleForeste 07 Il legno di risonanza ancora protagonista al Ferrara Film Corto Festival con il progetto MAMI VOiCE
Alessio Mingoli

Laureato in Comunicazione di Massa, collabora con Eco delle Foreste dal 2019.

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Alessio Mingoli

Laureato in Comunicazione di Massa, collabora con Eco delle Foreste dal 2019.

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