«La filiera del legno del Friuli VG, grazie anche a importanti collaborazioni come quelle instaurate con architetti di fama internazionale, sta ottenendo grande visibilità, consentendo così di far conoscere una delle eccellenze del nostro territorio al di fuori dei confini regionali». Lo ha detto l’assessore regionale al Territorio, Maria Grazia Santoro, a margine dell’incontro svoltosi a Udine per illustrare Urban Hugs (abbracci urbani), installazione presente da maggio in piazza del Lionello (Udine) e realizzata dallo studio Stefano Boeri Architetti in collaborazione con la Filiera del legno Fvg, il Consorzio InnovaFvg e la regia dell’Amministrazione regionale. L’opera rappresenta la prosecuzione del progetto Radura, frutto delle medesime collaborazioni, presentato al Fuorisalone di Milano nel 2016. Il cuore del progetto è il legno, proveniente dai boschi certificati PEFC del Friuli VG.
Santoro ha sottolineato l’importanza di un comparto che sta conquistando significative fette di mercato a livello nazionale. «Le nostre aziende, che con la propria attività hanno una alta incidenza sul Pil della montagna, ora – ha detto l’assessore – si stanno costruendo anche una visibilità fuori dai nostri confini grazie alla collaborazione con grandi architetti come avvenuto nel caso dello studio Boeri. Ciò ha consentito di farci conoscere a livello nazionale, presentando una delle migliori fotografie del nostro territorio. Il progetto avviato con l’architetto milanese – ha aggiunto – ha permesso di dare nuova dignità e valore a una risorsa, il legno, che sarà in futuro sempre più importante. Questa collaborazione ha prodotto delle installazioni artistiche che sottolineano una suggestione, ovvero la possibilità di creare spazi urbani di vicinanza e vivibilità, secondo il principio del togliere anziché riempire. Il legno diventa sinonimo di recupero, non solo della sostenibilità dei materiali, ma anche delle nostre città e centri abitati». Santoro ha poi concluso sottolineando come questo progetto metta insieme tanti aspetti «quali il paesaggio del Friuli VG, le modalità di coltivazione del bosco, una filiera di professionisti di altissimo livello. Elementi che stanno portando un’immagine positiva del nostro territorio in diversi punti dell’Italia».
«L’importanza della gestione forestale sostenibile certificata PEFC in questa regione – ha dichiarato nell’occasione il consigliere di amministrazione di PEFC Italia, Emilio Gottardo -, sta nei numeri. In questa regione ci sono oggi oltre 80.000 ettari di boschi certificati che rappresentano la quarta superficie italiana per ampiezza. La tracciabilità assoluta del legno è un valore sempre più ricercato e riconosciuto dal mercato poiché rappresenta un valore aggiunto e un significato di produzione territoriale certificata. Il nostro impegno quotidiano è quello di ampliarne la conoscenza e la diffusione», ha chiosato.
All’evento erano anche presenti il sindaco di Udine, Furio Honsell, il presidente di InnovaFvg, Michele Morgante, gli imprenditori del settore legno Gianni De Infanti, Marco Vidoni («Il 6% delle case nuove, in Italia, è fatto di legno», ha evidenziato), Matteo Marsilio ed Emiliano Stolfo, nonché Giorgio Donà dello studio Boeri.
Il legno è il materiale simbolo della ricostruzione post terremoto: lo è stato per il Friuli VG, quando, dopo il sisma del ’76 è tornato centrale come elemento strutturale chiave per la sicurezza antisimica, ma lo è stato anche, forte dell’evoluzione tecnologica degli ultimi decenni, nella ricostruzione post terremoto in centro Italia. Con il progetto Amate Amatrice, il Friuli VG ha portato la propria esperienza e il proprio aiuto diretto, in collaborazione sempre con lo studio Boeri e la Filiera legno, realizzando l’area food del paese con una mensa e 8 ristoranti in una superficie di 9.000 metri quadrati.
Il comparto del legno-arredo è uno dei pilastri dell’economia regionale con i suoi 3,2 miliardi di fatturato e con una forza lavoro pari a 20mila persone. Inoltre, questa regione esporta prodotti in legno per 1,4 miliardi di euro, pari al 14% dell’export nazionale del settore. Il cluster legno arredo gestisce percorsi di innovazione con 7 reti di impresa e oltre 115 processi di certificazione. (Essegipress)