Recupero e tutela dei boschi nel Comune di Villar Dora (TO)

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Se da un lato il considerevole aumento della superficie boscata italiana di questi ultimi decenni (36% di foreste sul totale della superficie nazionale) concorre ad aumentare la biomassa e la biodiversità sul territorio e lo stoccaggio di CO2 dall’atmosfera, dall’altro implica un coscienzioso e mirato impegno antropico nella gestione e nel corretto indirizzamento di queste risorse. Dal Piemonte un esempio di buona gestione realizzato quest’estate.

Sono stati infatti ultimati ad agosto scorso gli interventi di messa in sicurezza e di miglioramento della fruibilità della collina di Villar Dora (TO) sul sentiero collinare della Seja, tra le località di San Pancrazio e Torre del Colle. Il Comune ha chiuso l’accesso al sentiero, ripristinando la sbarra in località San Pancrazio, ai veicoli motorizzati non autorizzati, fatta eccezione per quelli di soccorso, per le forze dell’ordine e per gli autorizzati. Il Comune ha inoltre informato che la zona sarà sottoposta a videosorveglianza con l’installazione di telecamere sul percorso. 

Per anni l’accesso è infatti rimasto libero, consentendo il passaggio ad automobili private e a motocicli fuoristrada fino alla radura sommitale, con il rischio di favorire il divampare di incendi e di compromettere l’habitat naturale. Un ambiente caratterizzato da aspetti botanici di interesse, grazie alla convivenza di specie alpine e mediterranee, quali pini, querce, eriche, fichi d’India, ed agavi, spesso incastonate in anfratti rocciosi esposti a Sud. Il regolamento comunale, oltre a non consentire il transito ai veicoli a motore e l’accensione di fuochi, prevede anche il divieto di raccolta delle piante officinali, dei frutti spontanei, e vincoli alla selvicoltura.

Il percorso collega due antichi edifici, la Torre del Colle, d’epoca medioevale, e la Cappella di San Pancrazio, con all’interno pregevoli affreschi del XV secolo. A questi si aggiungono testimonianze della Seconda guerra mondiale con ruderi di vecchie istallazioni militari.

Per valorizzare questo strategico punto panoramico da cui si può, oltre che apprezzare il patrimonio naturale e culturale dell’area, anche contemplare la Sacra di San Michele a Sant’Ambrogio di Torino che si erge sulla collina dirimpetto, sono inoltre stati istallati tre lettini in doghe realizzati con legno certificato PEFC per la gestione forestale sostenibile da boschi della Val di Susa. Si tratta di sedute di dimensione ampia (60 cm x 180 cm x 60 cm) realizzate e fornite da La Foresta Soc. Coop., azienda boschiva certificata PEFC per la Catena di Custodia, facente parte del Gruppo Consorzio Forestale Alta Valle Susa. Il gruppo sposa la causa del PEFC dal 2006 e gestisce in modo sostenibile 17.784 ettari nei comuni di Meana di Susa, Moncenisio, Bardonecchia, Cesana, Chiomonte, Exilles, Giaglione, Gravere, Oulx, Salbetrand, Sauze di Cesana, Sestriere, Sauze d’Oulze, e Claviere (TO). 

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Luca Rossi

Giornalista pubblicista con Laurea Magistrale in Sviluppo Rurale Sostenibile, lavora ai contenuti e alle forme in Eco delle Foreste dal 2018.

Luca Rossi

Luca Rossi

Giornalista pubblicista con Laurea Magistrale in Sviluppo Rurale Sostenibile, lavora ai contenuti e alle forme in Eco delle Foreste dal 2018.

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