“Quando le generazioni future giudicheranno coloro che sono venuti prima di loro sulle questioni ambientali, potranno arrivare alla conclusione che questi «non sapevano»: accertiamoci di non passare alla storia come la generazione che sapeva, ma non si è preoccupata.” Con queste parole il Premio Nobel per la Pace Mikhail Sergeevich Gorbachev si dimostrava, nel pieno degli anni 80, antesignano di una sensibilità e di un impegno rispetto a certe tematiche di cui oggi preoccuparsene non è più un’opzione ma una scelta obbligata.
In provincia di Mantova, la famiglia Barzoni e la loro PALM, azienda di trasformazione del legno fondata più di 40 anni fa, sapevano e sanno, sulle questioni ambientali, sociali, e imprenditoriali, e si preoccupano, e agiscono, e lo comunicano con la loro prima relazione di impatto. PALM Green Pallet Società Benefit di Viadana (MN), che produce pallet e imballaggi in legno certificato PEFC garantendo elevati standard tecnologici, ambientali, e sociali, ha presentato e illustrato la sua prima relazione di impatto aziendale lo scorso venerdì 8 luglio in occasione di una serata organizzata proprio nel suo stabilimento produttivo in cui c’è stato spazio sia per ospiti illustri e affermati sia per le nuove generazioni, trazione anteriore di un’azienda pioniera tra le Società Benefit.
È allora così che al fianco di Primo Barzoni, presidente e A.D. dell’azienda e vice presidente vicario di PEFC Italia, sono saliti sul palco Andrea Barzoni (Resp. Impatto e Commerciale), Angelica Ferrari (Controllo di Gestione), Matteo Consolini (Comunicazione e Commerciale), e Francesco Bronzini (Project Manger). Tra gli ospiti, Giacomo Cecchin di Apindustria Confimi Mantova, Stefano Zamagni, economista e presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, Giovanni Acerbi, direttore di Apindustria Mantova, Paolo Braguzzi, membro del Supervisory Board di B Lab Europe e fondatore della B Corp Beauty Coalition, Francesco Mondora, titolare della Mondora Srl SB, e Maurizio Zordan, titolare della Zordan Srl SB.

Il video integrale della serata è disponibile al link https://palm.it/raccontiamo-il-nostro-impatto-attraverso-le-future-generazioni/, da dove si può anche visionare il documento PDF della relazione di impatto.
Scopriamo di più su PALM come esempio di Società Benefit e sui contenuti della relazione di impatto nel settore del legno con alcune domande che abbiamo rivolto al più giovane della famiglia Barzoni, cioè al 29nne Andrea, che nel CdA è responsabile dell’area Impact.
Qual è stato il percorso di PALM e le sue principali tappe rispetto alla sostenibilità?
PALM SpA SB è stata fondata nel 1980 grazie all’intuizione e alla creatività dei quattro fratelli Barzoni, Primo, Antonio, Lorenzo, e Maurizio. Nel 1996 abbiamo ottenuto la certificazione ISO 9001 per il sistema di gestione per la qualità, e tre anni più tardi la Licenza EPAL per produzione e riparazione. Nel 2003 e nel 2006 abbiamo sposato gli standard FSC e PEFC, consapevoli della rilevanza della provenienza del legno che acquistiamo e lavoriamo per i nostri pallet; a seguire, abbiamo ottenuto la Valutazione Ecovadis (livello Silver) e il riconoscimento di Ambasciatori per l’economia civile. Ma è nel 2017 che abbiamo stabilito un primato mondiale diventando la prima azienda nel settore degli imballaggi in legno a certificarsi con i più alti standard ambientali, sociali ed economici, riconosciuti a livello mondiale grazie al superamento della soglia minima di 80 punti del B Impact Assessment (BIA) necessaria per ottenere la certificazione B Corp rilasciata dall’ente B Lab, che soltanto il 2% delle aziende riescono a superare.
Quali sono oggi i numeri di PALM?
Possiamo contare su 38.500 m2 di area aziendale, produciamo 1.500.000 pallet ogni anno, nel 2021 abbiamo fatturato 13.500.000€, siamo onorati di avere in organico 40 dipendenti, processiamo 26.000 m3 di legno certificato, 3.600 m3 di legno da economia circolare, e dedichiamo 4.700 m2 di area alla produzione innovativa.

Come è nata la scelta di evolvere in Società Benefit?
Nel 2020 il CdA ha espresso la volontà di rafforzare i principi guida e i valori su cui è fondata l’azienda, anche nell’ottica di un passaggio intra e inter-generazionale, per far sì che la sostenibilità diventi parte integrante e fondamentale della governance. Da qui la scelta della qualifica di Società Benefit, con l’inserimento nello statuto societario di tre criteri di beneficio comune: l’utilizzo di una filiera del legno sostenibile, l’inclusione e la valorizzazione dei collaboratori, la creazione di valore condiviso per la comunità locale.
Quali sono i risultati e gli obiettivi nell’ambito del primo criterio, la filiera del legno sostenibile?
PALM si avvale di una catena di fornitura del legno gestita nel rispetto dei criteri di sostenibilità e tracciabilità. Nel 2021 abbiamo acquistato 25.982 m3 di legname certificato (prevalentemente PEFC pari all’87% del totale acquistato) di cui l’8,74% del legno proviene da foreste italiane; 3.662 m3 del legno utilizzato provengono da economia circolare, abbiamo 26 fornitori certificati PEFC e/o FSC (+3 rispetto all’anno precedente), e abbiamo messo in atto 2 progetti di eco-design sviluppati sui pallet, riprogettandoli per diminuire l’impatto ambientale. Gli obiettivi per il prossimo anno sono incrementare ad almeno il 90% il legname certificato, raggiungere il 12% di legno proveniente da foreste italiane, il 15% di m3 di legno utilizzati da economia circolare sul totale, incrementare di due unità il numero dei fornitori certificati, mantenere lo stesso risultato per i nuovi progetti di eco-design, organizzare almeno un evento divulgativo sul tema della catena di fornitura di legno legale, sostenibile e responsabile, e ingaggiare e sensibilizzare i fornitori di legname non ancora certificati a conseguire le certificazioni FSC e/o PEFC.
Come si posiziona PALM rispetto all’Agenda 2030 e ai 17 Sustainable Development Goals?
Attraverso la piattaforma disponibile sul sito di NeXt, Nuova Economia per Tutti, PALM ha valutato il proprio impegno per il raggiungimento dei singoli obiettivi e ha ottenuto un punteggio complessivo di 80 punti su 100. In più modi l’azienda si impegna per il raggiungimento dei SDGs, ad esempio adottando i criteri ESG (Environmental, Social, Governance), attraverso la certificazione di Catena di Custodia PEFC, svolgendo attività di informazione e di educazione con i più giovani e con le scuole.
Quali progetti e sfide per il futuro?
PALM lancia la sfida a creare un distretto mantovano delle Società Benefit. L’obiettivo è coinvolgere sia clienti che fornitori, dare l’esempio di un modello di riferimento per le imprese, non solo nel settore legno ma in tutto il comparto produttivo territoriale, compresi i professionisti, in modo che possano accompagnare le aziende verso questo traguardo.