Continua a crescere la superficie forestale appenninica che abbraccia gli standard di gestione e certificazione PEFC. Per un totale di 3.713,21 ettari, è l’Unione dei Comuni Valle del Savio (FC) ad ottenere da CSQA nel mese di aprile, il riconoscimento per la gestione forestale sostenibile dei suoi boschi.
Un territorio solcato da un fiume, il Savio, che proprio come il Tevere nasce dal Monte Fumaiolo, a circa 1.400 nel cuore dell’Appennino cesenate. Una zona di confine, in Emilia-Romagna, posta fra Toscana, Marche e Umbria.
Si tratta di una certificazione individuale per la gestione sostenibile e successiva vendita in piedi e all’imposto di materiale legnoso da diverse tipologie forestali, quali pinete di pino silvestre, pino nero e altre conifere di origine antropica, abetine, orno-ostrieti, querco carpineti, faggete, arbusteti e boschi di neoformazione, castagneti, cerrete anche miste con altre latifoglie nobili, ontanete miste ad altre specie, robinieti.
In particolare, i complessi forestali interessati sono il complesso Alto Tevere – Alto Savio, per i Comuni di Bagno di Romagna e di Verghereto, e il complesso Sarsina e Mercato Saraceno, per i Comuni di Sarsina, Bagno di Romagna, e Mercato Saraceno, tutti nella provincia di Forlì-Cesena.
L’ottenimento di questa certificazione si inserisce nel contesto dell’adesione dell’Unione dei Comuni Valle del Savio al bando del Programma di Sviluppo Rurale della Regionale Emilia-Romagna 2014-2020 per la MISURA 19 – Sostegno dello Sviluppo Locale LEADER.
Promosso dal Gruppo d’Azione Locale (G.A.L.) L’Altra Romagna, il bando riguarda nello specifico l’Azione 19.2.02, Ambito tematico “Sviluppo ed innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agroalimentari, forestali, artigianali e manifatturieri) – Obiettivo specifico 1, Azione specifica A.1.3.1 – Azione specifica 2 – Sotto-Azione specifica 2.1 – Focus Area P2A – P5E – Processi di certificazione del Patrimonio Forestale Pubblico”. Clicca qui per tutti i dettagli.
L’azione si prefigge di salvaguardare il patrimonio forestale dell’appennino tosco-romagnolo attraverso lo strumento della Certificazione di Gestione Forestale Sostenibile (GFS), secondo lo schema di certificazione PEFC, per garantire la gestione e l’uso delle foreste nelle forme e ad un tasso di utilizzo che consentano di mantenere la biodiversità, la produttività, la capacità di rinnovazione, la vitalità e potenzialità di adempiere, ora e nel futuro, a rilevanti funzioni ecologiche, economiche e sociali a livello locale.