“In una regione articolata e diversificata come il Veneto, con territori spesso simili ma mai uguali, per orografia, clima, necessità, tradizioni, e cultura, la certificazione di gestione forestale sostenibile può fungere da collante, da legame tra le diverse realtà, tra produttori e consumatori”. Con queste parole Renato Bastasin, direttore di Confagricoltura Belluno, esprime l’entusiasmo della confederazione e degli enti coinvolti nella certificazione di gruppo e rinnova l’impegno e la fiducia nel marchio PEFC.
Il percorso ha inizio nella primavera del 2018, quando, sotto l’egida di Confagricoltura Veneto e la gestione di Confagricoltura Belluno, le Regole del Comelico più altre piccole proprietà si uniscono per portare alla certificazione di gestione forestale sostenibile PEFC circa 9.000 ettari di boschi.
Fin da subito l’obiettivo che Confagricoltura vuole perseguire con questa certificazione è l’offerta di un servizio aggiuntivo ai suoi iscritti e la possibilità di rafforzare la rete sul territorio.
Oggi, nel 2021, dopo due anni e mezzo dalla sua creazione, il gruppo conta 52.000 ettari di foreste certificate che coinvolgono quattro provincie: Belluno, con le Regole del Comelico (10.100 ettari circa), e altri boschi nella provincia (13.100 ettari); Vicenza, con l’Altopiano dei Sette Comuni (24.600 ettari), le Piccole Dolomiti (60 ettari), e il Comune di Valbrenta (2.700 ettari); Treviso, con l’Alta Marca Trevigiana (1.200 ettari); e Padova, con altri 120 ettari dislocati nella provincia.
Abete rosso, castagno, carpino nero, faggio, larice, sono loro i protagonisti di queste aree forestali, alcune più giovani, altre vetuste, alcune gestite ad alto fusto altre a ceduo, altre ancora in transizione da ceduo a fustaia.
Sono 51 le realtà coinvolte: 10 enti pubblici, 21 enti privati, e 20 Regole di comunione familiare, cioè gestioni di proprietà collettive da parte di privati, in maniera, appunto, regolata. Molte di queste aziende, in particolar modo nella zona delle Piccole Dolomiti, gestiscono porzioni di bosco molto piccole, da frazioni di ettaro fino ad un massimo di 10 ettari; la modalità gruppo rappresenta in questi casi non soltanto la scelta più idonea e sostenibile per raggiungere la certificazione di GFS, ma anche l’occasione di entrare a far parte di una rete organizzativa e distributiva più efficace e più riconoscibile.
“Conformità ai requisiti previsti dai bandi dei PSR, testimonianza dell’attenzione aziendale alle questioni ambientali e di salvaguardia del territorio, possibilità di risalto in ambito commerciale, e soprattutto valorizzazione delle peculiarità del territorio e della filiera corta” sottolinea Michele Salviato, responsabile della gestione forestale sostenibile di Confagricoltura Belluno, “sono tra le opportunità che la certificazione PEFC può offrire ai boschi veneti”.
Foto di Elio Pattarino