Più di un milione di ettari certificati PEFC con la certificazione forestale di AFOR Umbria

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Fertile costa d’alto monte pende, onde Perugia sente freddo e caldo da Porta Sole”, così lo cantava Dante (nell’11° canto del Paradiso della Divina Commedia) a fine tredicesimo secolo. Parlava del Monte Subasio, la montagna estesa e arrotondata sulle cui pendici prende forma la città di Assisi (PG), scrigno della sacralità francescana e oggetto delle lodi dantesche che proprio di San Francesco esaltano l’umiltà e la terra di origine.

PEFC Italia raggiunge e supera il milione di ettari di foreste certificate sul territorio dello Stivale, e questo avviene proprio in occasione dell’ottenimento della certificazione per la Gestione Forestale Sostenibile PEFC da parte dell’Agenzia Forestale Regionale dell’Umbria (AFOR) per alcuni dei boschi che arricchiscono e rendono prezioso il Parco Regionale del Monte Subasio, esteso sui Comuni di Assisi, Spello, Valtopina e Nocera Umbra (PG).

Rilasciato da CSQA proprio nel giorno di inizio della primavera, il 21 marzo 2024, il certificato attesta la gestione forestale sostenibile del Complesso Demaniale Regionale del Monte Subasio di faggete, leccete, orno-ostriete, cipressete, boschi misti di querce e latifoglie, abetine, pinete di pino d’Aleppo, douglasiete, pinete di pino domestico e marittimo, e boschi di cedro, per un totale di 2.313,39 ettari.

Una certificazione rilevante, quella del Subasio, area naturale protetta di 7.196 ettari di estensione caratterizzata da valenze naturalistiche e storico culturali, oasi di biodiversità riconosciuta anche dalla Rete Europea Natura 2000 con la presenza di quattro ZSC (Zone Speciali di Conservazione)

Un territorio imperniato della spiritualità di un santo, Francesco, che forse primo fra tutti si dimostrò conscio e consapevole del valore del Creato e della necessità di preservarlo, forse primo ecologista della storia, primo divulgatore della sostenibilità, sicuramente un grande appassionato della natura che lo circondava.

Finalmente una nuova certificazione per il territorio umbro, che va a sommarsi a quella della storica e strutturata gestione dell’azienda Selvamar della famiglia Margaritelli con 173,5 ettari nei Comuni di Piegaro, Città della Pieve (PG) e Montegabbione (TR), che aderì allo schema PEFC già nel 2013.

Il percorso di PEFC nel suo operato nella divulgazione e nella diffusione di strumenti e conoscenza sul tema della gestione forestale inizia in Italia più di venti anni fa, nel 2001, e vede nella primavera del 2003 l’ottenimento da parte del Consorzio Forestale dell’Amiata della prima certificazione individuale

Da lì, la diffusione delle pratiche sostenibili di gestione forestale ha visto un trend di crescita positivo e pressoché costantesolido e capillare, che in un primo momento ha visto protagoniste soprattutto le regioni del nord del Paese, con filiere bosco-legno già strutturate e radicate, poi ha trovato consapevolezza e approvazione lungo tutta la penisola, arrivando oggi ad una superficie complessiva di 1.000.974,14 ettari. Considerando che le foreste coprono circa il 37% dell’intera superficie nazionale, per un totale di 11.054.458,00 ettari, emerge che quasi un ettaro ogni 10 è gestito in modo sostenibile e certificato secondo lo standard PEFC.

Foto: Luca Rossi, i boschi del Monte Subasio

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Luca Rossi

Giornalista pubblicista con Laurea Magistrale in Sviluppo Rurale Sostenibile, lavora ai contenuti e alle forme in Eco delle Foreste dal 2018.

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Luca Rossi

Giornalista pubblicista con Laurea Magistrale in Sviluppo Rurale Sostenibile, lavora ai contenuti e alle forme in Eco delle Foreste dal 2018.

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