Dalla Commissione Europea un nuovo regolamento per la tutela e ripristino della biodiversità

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Lo scorso 22 luglio con l’approvazione della Biodiversity Restoration Law (legge sul ripristino della biodiversità) il Parlamento Europeo ha dato un nuovo segno profondo sui nuovi obiettivi della transizione socio-economica che si identifica nella creazione di un essenziale equilibrio tra tutela dell’ambiente e sviluppo.

Dati recenti, prima fra tutti la stima dell’estinzione di circa 200 specie ogni giorno, ci comunicano l’importanza di questo nuovo provvedimento che va a rafforzare le politiche comunitarie già presenti quali la direttiva Uccelli e Habitat, la direttiva quadro sulle acque, la direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino.

In poche parole il compito della nuova legge sul ripristino della natura, che si collocherà comunque all’interno della strategia sulla biodiversità sarà quello di vincolare la realizzazione di attività di ripristino in almeno il 20% del territorio terrestre e marino dell’Unione, entro il 2030.

Si riconosce e si traduce in legge il concetto che solo gli ecosistemi sani saranno in grado di entrare in gioco nella lotta al cambiamento climatico, dove solo i pool di carbonio come ecosistemi acquatici e forestali “in salute” possono intervenire in modo valido catturando il carbonio nell’atmosfera ed imprigionandolo nel lungo periodo.

Inoltre, questa nuova norma è di fatto una svolta poiché sarà la prima del suo genere ad essere valida per un intero continente, nonostante la flessibilità nell’implementazione del regolamento concessa ai 27 Stati membri che dovranno presentare alla Commissione in un lasso di due anni un piano di attuazione di questa strategia specifico per i loro territori.

Al momento quindi non sono stati definiti gli indicatori che saranno utilizzati come metodo comune per la valutazione dello stato degli ecosistemi forestali che porterà a definire le pratiche e gli obiettivi per il loro ripristino. Per quanto riguarda le foreste sono già stati definiti parametri già comunemente riconosciuti quali la presenza di legno morto in piedi e di legno morto a terra, la quota di foreste disetanee, la connettività forestale, l’indice dell’avifauna comune in habitat forestale (Common Forest Bird Index) e gli stock di carbonio organico.

Il PEFC accoglie con estremo favore quanto riportato in questa legge poiché si allinea con quanto riportato nei suoi standard di gestione forestale sostenibile e dei Servizi ecosistemici con specifica attenzione alla tutela dell’ecosistema bosco e la tutela ed eventuale ripristino o incremento della sua biodiversità.

Per approfondimenti: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/fs_22_3748

Foto Autori EcoDelleForeste 04 Dalla Commissione Europea un nuovo regolamento per la tutela e ripristino della biodiversità
Francesca Dini

Laureata in biotecnologie agrarie ed ambientali, responsabile dell’ufficio Marketing del PEFC Italia.

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Francesca Dini

Laureata in biotecnologie agrarie ed ambientali, responsabile dell’ufficio Marketing del PEFC Italia.

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