Il 2023 delle foreste si è chiuso con una assoluta novità per l’intero sistema italiano. La presentazione a Roma del Sinfor, realizzato dal MASAF con CREA e numerosi altri soggetti associativi e istituzionali, tra i quali PEFC. L’entusiasmo che si respirava nel corso dell’evento è stato analogo a quello che abbiamo registrato all’indomani del TUFF in Gazzetta Ufficiale, oppure al lancio della Strategia nazionale, o ancora alla presentazione del Cluster Foresta Legno Italia, nel luglio scorso.
Ora, il Sistema informativo forestale è realtà – a giorni il link della piattaforma – e richiede continui ampliamenti, aggiornamenti, inserimenti di dati che tutti noi consentiremo al Ministero e al CREA di realizzare. Alessandra Stefani, alla quale va il nostro grazie, ha portato in alto il prodotto Sinfor quale strumento prezioso a disposizione di tutti. Nell’anno dell’anniversario del grande Serpieri, Sinfor è un trampolino verso nuovi percorsi per i nostri 12 milioni di ettari di bosco.
Ricordo bene quando con la dott.sa Stefani l’allora Sottosegretario Andrea Olivero, avviò il “viaggio” – perché tale era stato, in diversi luoghi d’Italia, in ascolto e in cammino – per redigere il Testo Unico. Sono passati diversi Ministri, Sottosegretari, Parlamentari e oggi il Ministro Francesco Lollobrigida ha una Direzione ministeriale sulle foreste che fa scuola in Europa.
Siamo – alla vigilia delle elezioni europee – pronti per rafforzare il nostro sistema, le filiere, ma anche a dire con le nostre Istituzioni – Regioni ed Enti locali – quanto 12 milioni di ettari siano importanti [come scritto anche nella legge Made in Italy]. E che il percorso oggi in essere, che continua, stia invertendo troppi decenni di indifferenza istituzionale e operativa.
Non traccio qui le prospettive dell’anno nuovo, che con PEFC e tanti Amici e Amiche avremo modo di analizzare e completare in successive occasioni. Anche attraverso questa newsletter PEFC da diffondere e costruire insieme. Ma anticipo che proprio verso il rinnovo del Parlamento europeo, con la chiamata alle urne il 9 giugno 2024, avremo molto lavoro da fare in sinergia con altri Paesi, stringendo alleanze e definendo processi che consentano l’attuazione delle Strategie forestale nazionale ed europea. I Comuni (uniti) – che sono comunità, cittadini, proprietari – al centro. Imprese protagoniste: sono loro il lavoro, il capitale, i valori. Molto dovranno fare le Regioni. Non solo fondi e finanza. Ovvero darsi finalmente le norme regionali che rendono il TUFF possibile. Troppe poche hanno legislazioni regionali forestali. Troppe poche leggi su Montagna e sviluppo delle aree rurali.
C’è molto da fare in termini istituzionali. Con la partenza dei fondi della coesione, dei fondi strutturali, del nuovo programma di sviluppo rurale – anche attraverso i GAL – non mancheranno le risorse economiche per un sistema (pubblico, privato con le imprese, del terzo settore) mai così vivace. La fotografia scattata dal Sinfor, come quella che entra nel Cluster, o che lo stesso PEFC inquadra, è di grande dinamicità. Nulla è fermo e perso come pareva solo dieci anni fa. Il Capitale umano che lavora lungo nelle e per le foreste italiane è vivo e vivace. Entusiasta e generativo. Ci piace così. Guardando alle sfide grandi che impone il cambiamento climatico, unito alle trasformazioni demografiche in atto nel Paese e nei paesi, siamo certi che le foreste e chi vi lavora in diversi ruoli, stiano già facendo la loro parte – aggregando, certificando, pianificando, investendo, puntando sul NOI che sostituisce l’IO – in un cammino che continua.