Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs n. 196/202, in attuazione della Direttiva (UE) n. 2019/904 e della Legge di delegazione europea 2019-2020, è entrato in vigore il bando dei prodotti monouso in plastica. La Comunità Europea ha dato una forte spinta per contrastare la presenza di plastica nell’ambiente, soprattutto nei mari. Abbiamo tutti ormai familiarità con le immagini di animali marini costretti a convivere con tonnellate di rifiuti, oppure le angoscianti foto delle isole di plastica negli oceani, per questo il Parlamento Europeo ha varato questo provvedimento.
Ma i prodotti monouso sono molto importanti nella nostra società quindi il mondo produttivo sta cercando materiali sostituti adeguati per questo settore. Uno dei più adatti è sicuramente la carta, che garantisce prestazioni equiparabili alla plastica, è riciclabile, compostabile e soprattutto rinnovabile. La carta ha però le sue criticità , infatti è rinnovabile (cioè non tendente all’esaurimento) solo se deriva da foreste gestite in maniera sostenibile, meglio ancora se ha la certificazione PEFC che garantisce la gestione sostenibile delle foreste e la tracciabilità della materia prima che queste producono.
Presentiamo qui di seguito una rassegna, non esaustiva, di aziende e prodotti certificati PEFC che possono essere richiesti o trovati sul mercato.
Iniziamo in ordine alfabetico con uno dei marchi più conosciuti del settore BIBO ITALIA S.P.A. che si è certificato PEFC nel 2021 e che ha iniziato a immettere sul mercato prodotti certificati PEFC, nello specifico bicchieri come quello qui sotto. L’azienda di Settimo Torinese (TO) ha scelto di ampliare la propria gamma di prodotti sostenibili certificandosi PEFC. (https://www.biboitalia.com).
BIOPAP S.R.L. è un’interessante giovane azienda che produce contenitori e vaschette alimentari biodegradabili e compostabili brevettate, resistenti a temperature estreme (https://www.biopap.com). L’aumento della richiesta di contenitori monouso in carta ha dato una spinta importante per la crescita di questa realtà .
Proseguiamo poi con ECOZEMA S.R.L. SOCIETÀ BENEFIT che da anni crede nella sostenibilità dei prodotti monouso. Dal 2021 Ecozema è certificata PEFC e fornisce bicchieri in carta riciclabili e compostabili certificati.
A queste si aggiungono altre aziende che possono fornire prodotti certificati PEFC per tutti gli utilizzi, dal vasetto dello yogurt o del gelato ad altri tipi di contenitori usa e getta. Tra questi GROSSI CARTA MANTOVA S.P.A., SCATOLIFICIO DEL GARDA S.P.A., MEDAC S.R.L., TURCONI S.P.A.
Merita un discorso a parte SEDA INTERNATIONAL PACKAGING GROUP – key player a livello globale nel packaging per gelati e tra i principali leader di mercato nel food service e food industry – che da anni utilizza materia prima 100% certificata, tra qui quella certificata PEFC. Seda è pioniera del settore del packaging alimentare fornendo marchi globali (quali Unilever, Nestle, KFC, McDonald’s) con prodotti certificati PEFC di vario tipo quelli e da poco ha cominciato a fornire anche la grande distribuzione. Un esempio sono i bicchieri e le coppe per insalata e macedonia distribuiti nei Bar Atlantic di Esselunga.
L’abbandono della plastica da parte dei clienti di Seda sta favorendo risultati notevoli nella lotta alla riduzione dell’utilizzo di fonti fossili:
- dal 2020, il marchio italiano di caffè illycaffè ha sostituito i coperchi in plastica con l’innovativa alternativa sostenibile in carta Eco Fit Lid. Eco Fit Lid è un’innovazione rivoluzionaria nel settore dell’imballaggio in quanto, a differenza dei tradizionali coperchi in plastica, è composto al 100% da fibre certificate PEFC ed è completamente riciclabile nel flusso di carta insieme al bicchiere di carta.
In questa maniera illycaffè ha contribuito a risparmiare oltre 20 tonnellate di plastica in 12 mesi. - Altro importante esempio è quello dei gelati Carte D’Or di Unilever che utilizza contenitori con fibre certificate 100% PEFC accoppiate con uno strato di biopolimero. Il nuovo imballaggio a base di carta Carte D’Or ha contribuito a rimuovere annualmente circa 900 tonnellate di plastica dall’ambiente e a ridurre le emissioni di CO2 di 1.540 tonnellate.
Si potrebbe pensare che i prodotti monouso siano uno spreco e per questo non tanto sostenibili e preferire quelli che si prestano ad utilizzi ripetuti. Invece secondo uno studio della valutazione completa e comparativa del ciclo di vita (LCA) delle stoviglie monouso e multiuso, commissionata dalla European Paper Packaging Alliance (EPPA) ed eseguita dal consulente indipendente Ramboll, questa percezione non è del tutto corretta: le stoviglie riutilizzabili hanno un impatto ambientale peggiore rispetto ai sistemi monouso.
I dati del 2021 dello studio dimostrano che rispetto ai sistemi monouso in carta, nell’ambito del funzionamento annuale di un tipico fast-food, i sistemi riutilizzabili hanno un impatto negativo e:
• generano 2,8 volte più emissioni di CO2,
• consumano 3,4 volte più di acqua potabile,
• producono 2,2 volte più di particolato fine,
• aumentano l’esaurimento delle risorse fossili e metalliche di 3,4 volte e
• aumentano l’acidificazione terrestre di 1,7 volte.
Questi risultati sono spiegati dall’alto consumo di energia e acqua necessari per lavare e asciugare stoviglie riutilizzabili. Informazioni più dettagliate sullo studio LCA di Ramboll si possono trovare sul sito Web di EPPA qui.
Quindi in complesso il settore è inevitabilmente in grande fermento, quello che raccomandiamo alle aziende che vogliono trovare alternative sostenibili alla plastica scegliendo la carta è di rivolgersi ad aziende certificate PEFC che possono fornire prodotti certificati per la sostenibilità della materia prima. La carta è veramente rinnovabile e sostenibile solo se deriva da foreste ben gestite e garantite, come quelle PEFC. Se non si ha l’attenzione di scegliere prodotti certificati si rischia di ridurre la plastica ma al contempo di peggiorare la situazione delle foreste mondiali. La certificazione PEFC e i prodotti certificati PEFC sono una scelta che garantisce l’equilibrio tra produzione e sostenibilità ambientale tutelando le foreste di origine della materia prima.