Dal 23 al 31 maggio la carovana della storica corsa ciclistica attraverserà i boschi alpini certificati PEFC. Un segnale dell’attenzione degli organizzatori verso la gestione sostenibile del nostro patrimonio boschivo, che si completa con la scelta di usare solo carta PEFC per i comunicati stampa e il materiale informativo
Gli appassionati delle grandi salite guardano con trepidazione ai prossimi giorni del giro in attesa delle mitiche tappe di alta montagna. Scenari mozzafiato che spesso hanno fatto da palcoscenico a scontri epici tra i leader della classifica e a fughe leggendarie. Ma quest’anno la carovana rosa sarà anche uno straordinario veicolo per diffondere i vantaggi della corretta gestione forestale.
Da segnare sull’agenda, queste tappe:
– la n.13 del 23 maggio da Fossano a Rivarolo Canavese (158 km pianeggianti)
– la n.15 del 25 maggio da Valdengo a Plan di Montecampione (225 km pianeggianti con arrivo in montagna)
– la n.16 del 27 maggio da Ponte di Legno alla Val Martello (139 km in alta montagna)
– la n.17 del 28 maggio da Sarnonico a Vittorio Veneto (208 km pianeggianti)
– la n.18 del 29 maggio da Belluno al Rifugio Panarotta in Valsugana (171 km di alta montagna)
– la n.19 del 30 maggio da Bassano del Grappa alla Cima Grappa (26,8 km di cronometro individuale)
– la n.20 del 31 maggio da Maniago al Monte Zoncolan (167 km di alta montagna).
In questi giorni infatti i corridori passeranno vicino o attraverso alcuni dei più bei boschi certificati alpini secondo il sistema PEFC, che assicura la corretta gestione del nostro patrimonio forestale. In questo modo arriverà ai telespettatori e agli appassionati di ciclismo un messaggio prezioso per le comunità locali: riscoprire un corretto rapporto con il nostro patrimonio boschivo non è solo un favore all’ambiente ma una scelta lungimirante perché permette, in un colpo solo, di ridurre i rischi (e i costi) di dissesto idrogeologico, rafforzare il mercato delle imprese della filiera bosco-legno che in Italia hanno scelto di investire in materie prime certificate, garantire un’opportunità di lavoro nei territori montani evitandone lo spopolamento.
L’iniziativa è frutto della decisione degli organizzatori della manifestazione ciclistica che hanno voluto tra i loro GREEN partner il PEFC Italia, lo schema di certificazione per la gestione forestale sostenibile più diffuso al mondo.
“Grazie al Giro 2014 – commenta Antonio Brunori, segretario generale del PEFC Italia – il grande pubblico potrà apprezzare con lo sguardo le molte aree forestali che in Italia sono certificate secondo rigorosi parametri riconosciuti a livello internazionale dal PEFC. Sono foreste premiate non solo per la loro bellezza ma perché produttive (generano economia attraverso la selvicoltura e la manutenzione del territorio) e ricche di biodiversità. Nelle aree certificate il tasso di incendi e di frane è quasi nullo, in confronto alle aree forestale in cui vige abbandono o poca gestione”.
Ma l’impegno del Giro 2014 per la tutela forestale non si ferma qui. Gli organizzatori hanno infatti deciso di utilizzare solo carta certificata PEFC per i comunicati stampa, i materiali informativo e pubblicitario che verranno realizzati nelle prossime settimane, carta della International Paper. In questo modo sarà garantita la provenienza legale e sostenibile delle materie prime utilizzate per i prodotti cartacei e sarà dato un concreto sostegno alle aziende che si sono dotate dello strumento della certificazione.