Di Francesca Dini
A due anni dalla tempesta Vaia arriva una nuova iniziativa di valorizzazione del legno proveniente dalle foreste abbattute che porta il marchio dalla Filiera Solidale, creata dal PEFC per dare supporto alle aziende del settore foresta-legno fortemente colpite dall’evento. A Rovereto in Trentino, nell’area ex Marangoni Meccanica, Ri-Legno su commissione di Rovim Srl e Finint sta lavorando per realizzare due edifici in legno, uno dei quali guadagnerà il primato di più alto edificio in legno d’Italia grazie ai suoi 9 piani per 29 metri di altezza. Questo progetto, pronto nel giro di pochi mesi, vede la collaborazione di diverse realtà certificate PEFC, primo fra tutti le foreste trentine della Magnifica Comunità di Fiemme e di Primiero dove è stato prelevato il legno abbattuto da Vaia, poi trasformato, ingegnerizzato, fornito ed installato da X-Lam Dolomiti.
I due edifici, costruiti per oltre il 90% da legno strutturale PEFC da Filiera Solidale, oltre a raggiungere il primato grazie alle caratteristiche tecniche portano con sé ulteriori note positive. Si stima che l’utilizzo del legno certificato riduca le emissioni di carbonio rispetto all’uso di uso di calcestruzzo e cemento di una percentuale variabile tra il 50 e 70%. Nello specifico la realizzazione delle due palazzine prevede l’utilizzo di 2.300 mc di legno ingegnerizzato, il cui effetto ambientale positivo risulta essere pari a 3.700 t CO2, ovvero le emissioni di 3 anni di tutte le persone che abiteranno nel complesso.
Il PEFC risulta essere particolarmente fiero del progetto anche per il suo alto valore sociale; i 68 alloggi che saranno realizzati nelle palazzine, saranno infatti indirizzati al Social Housing andando ad ospitare le persone considerate più bisognose (anziani, disabili, migranti) e anche a giovani, famiglie monoparentali, studenti, lavoratori precari.
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Per maggiori informazioni sulla Filiera Solidale PEFC: https://filierasolidalepefc.it/