Agosto, mese vacanziero per eccellenza. L’estate è già al suo giro di boa ed è ormai tempo, per chi non lo avesse già fatto, delle ultime idee su dove passare le ferie. Noi dal canto nostro abbiamo pensato a dieci idee per passare qualche giorno nelle splendide aree certificate PEFC che, oltre ad offrire una corretta gestione del patrimonio boschivo, offrono spunti ed attività davvero interessanti:
1. Vacanze nei boschi certificati delle Colline Metallifere – Grosseto
Il Complesso Forestale Regionale Colline Metallifere, che ha un’estensione di area forestale certificata PEFC di ha 13.783,67, si trova in provincia di Grosseto e comprende i territori di Massa Marittima, Monterotondo Marittimo, Montieri e Gavorrano, ed in provincia di Livorno nei comuni di Suvereto e Piombino. Il territorio è ricco di offerte turistiche, naturalistiche, storico-culturali ed enogastronomiche. Il mese di agosto inoltre offre una ampia offerta di eventi, sagre, spettacoli serali, rievocazioni storiche e molto altro.
Borghi medioevali, coltivazioni agricole, emergenze ambientali quali il Parco delle Biancane a Monterotondo Marittimo, le Cornate di Gerfalco a Montieri, il Lago dell’Accesa a Massa Marittima e molte altre sono collegate dalla proprietà forestale Regionale che è attraversata da percorsi, strade bianche, sentieri trekking, piste forestali e in particolare da una rete di oltre 150 km di sentieri ciclabili.
Per rispondere allo sviluppo del turismo escursionistico a due ruote di quest’ultimo decennio, dovuto anche al crescente utilizzo di biciclette con pedalata assistita, la Giunta dell’Unione di Comuni Montana Colline Metallifere, Ente Gestore della Proprietà Regionale, ha approvato lo scorso 6 aprile il “Disciplinare di gestione della Rete Turistico Escursionistica delle Colline Metallifere” nell’ottica di definire procedure e regole per la gestione coordinata ed unificata di una rete infrastrutturale a vocazione turistica che contribuisce allo sviluppo del territorio.
Il disciplinare nasce in primo luogo per rendere la sentieristica del Patrimonio Certificato sostenibile e pertanto i sentieri ricadenti nel Patrimonio Agricolo Forestale Regionale (PAFR) Certificato devono essere sottoposti a una valutazione del rispetto dei requisiti previsti dagli standard di certificazione forestale.
Attualmente nella Sezione Forestale denominata Monte Arsenti è presente l’omonimo “Trail Park”, che si sviluppa per circa 30 km in prevalenza all’interno di boschi cedui, nella parte centrale del PAFR certificato.
Oltre a questa rete di sentieri per i ciclisti più preparati ci sono una infinità di combinazioni e tipologie di percorsi per tutti gli stili di guida e le preferenze escursionistiche.
Il territorio circostante l’area forestale certificata è ricco di offerte ricettive e permette molteplici possibilità di collegamento con le aree escursionistiche dei comuni limitrofi, non ultima, la possibilità di raggiungere la costa e il mare a poco meno di 20 km, anche attraversando boschi e campagna senza percorrere viabilità principali asfaltate e troppo trafficate.
Attualmente è in corso di realizzazione il progetto della Ciclovia delle 3M, il cui completamento è previsto entro il prossimo 30 novembre.
Il progetto è il primo passo per creare una arteria primaria di collegamento tra i comuni del territorio dell’Unione, cercando nei prossimi anni sia di collegare anche il quarto comune delle colline metallifere, Roccastrada, nell’ottica di riqualificare e gestire in maniera più sostenibile la rete escursionistica esistente, cercando di accogliere le richieste del mondo a due ruote e allo stesso tempo di renderla multifunzionale e fruibile ai diversi utilizzatori.
Per maggiori informazioni: https://www.parks.it/parco.colline.metallifere/iti.php, https://www.komoot.com/it-it/user/ucmcm
2. Fly Line a Vigo di Fassa – Trento
Un’attività per tutta la famiglia, una discesa dolce che permette di vedere le foreste da una prospettiva diversa, nel rispetto pieno della natura. Si tratta della FLY-LINE CATINACCIO ROSENGARTEN, una via aerea lunga 1.100 metri realizzata nel 2015 a Vigo di Fassa, nelle aree certificate PEFC gestite dall’Asuc Pera di Fassa.
L’attrazione, la seconda del suo genere realizzata in Italia, fa parte delle funivie Catinaccio Rosengarten ed è visitata ogni anno da circa 20.000 persone.
Un modo per vivere ed osservare il bosco dall’interno, senza lasciare traccia e nel pieno rispetto della natura. Il percorso, infatti, è costituito da un tubo di acciaio con ancoraggi fissati ai tronchi degli alberi tramite cinghie in grado di adattarsi alla crescita delle piante.
La discesa avviene con un carrello a velocità controllata al quale si è legati con una comoda imbragatura con seduta per sei minuti di emozioni a contatto con le foreste.
Per maggiori informazioni: https://www.catinacciodolomiti.it/it/fly-line-catinaccio-rosengarten/
3. Volo d’angelo nel parco Gallipoli Cognato – Potenza
Per i più adrenalinici, segnaliamo invece il volo d’angelo al parco Gallipoli Cognato (PZ), diventata ormai una attrazione a livello nazionale, che permette una fruizione innovativa del patrimonio ambientale rispondendo ad una nuova esigenza e ad un nuovo modo di intendere il tempo libero e lo svago. Un’avventura a contatto con la natura e con un paesaggio unico, alla scoperta della vera anima del territorio.
Un “semplice” cavo d’acciaio sospeso tra le vette delle Dolomiti Lucane tra due paesi, Castelmezzano e Pietrapertosa (Pz) che permette di effettuare e vivere il “Volo dell’Angelo”.
Legati con tutta sicurezza da un’apposita imbracatura e agganciati ad un cavo d’acciaio, il visitatore potrà provare per qualche minuto l’ebbrezza del volo e si lascerà scivolare in una fantastica avventura, unica in Italia ma anche nel mondo per la bellezza del paesaggio e per l’altezza massima di sorvolo.
Arrivati in uno dei due splendidi borghi, si avrà la possibilità di girare tra le abitazioni, incastonate tra le rocce, di fare suggestive escursioni storico-naturalistiche, di degustare i prodotti locali ma soprattutto godersi lo splendido panorama circostante da una nuova visuale, insolita e soprattutto ricca di emozione.
Per maggiori informazioni: https://www.parcogallipolicognato.it/index.php/fr/9-turismo/80-il-volo-dell-angelo
4. Forest bathing nel “Parco del respiro” – Trento
Il Parco del Respiro di Fai della Paganella (Tn), ha ricevuto ufficialmente come prima località in Trentino Alto Adige e seconda in Italia, la certificazione PEFC per l’idoneità al benessere forestale. Un’area forestale di 36 ettari ricoperta di un bosco misto a faggio, abete e pino silvestre, già certificata per la sua gestione forestale sostenibile con il Consorzio dei Comuni Trentini. Facilmente accessibile dal paese, si tratta di un “Parco terapeutico per il benessere” unico in Europa, come dimostrano gli studi eseguiti in loco dal tecnico Marco Nieri e dal dottore agronomo Marco Mencagli e da oggi è anche, in maniera certificata, uno dei luoghi ideali per la pratica di attività come il forest bathing.
Nata in Giappone col nome di “Shinrin Yoku”, la pratica del forest bathing (bagno di foresta) è stata convalidata da diversi studi scientifici che hanno dimostrato come i monoterpeni, sostanze volatili emesse da diverse specie di alberi, se inalati in dose sufficiente e per un periodo di tempo adeguato, possono indurre cambiamenti fisiologici prolungati nel corpo umano, riducendo lo stress o la pressione sanguigna o innalzando il sistema immunitario (con effetto rinforzato se l’esperienza nel bosco è accompagnata da attività gratificante anche da un punto di vista sensoriale e psicologico). Non tutti i boschi sono ugualmente idonei, perché non è detto che tutti posseggano in ugual misura e in maniera adeguata le necessarie caratteristiche strutturali, botaniche, di fruibilità paesaggistiche, biochimiche e biofisiche.
Per maggiori informazioni: https://www.parcodelrespiro.it/
5. Benessere forestale sull’Amiata – Grosseto
Rimanendo in tema di benessere forestale ma spostandoci in Appennino, segnaliamo le attività del Consorzio forestale dell’Amiata, che si è aggiudicato un primato rispetto alla certificazione PEFC, cioè quello a livello internazionale per la certificazione dell’”idoneità al benessere forestale” ed a livello Italiano per la certificazione del turismo. Nello specifico, tramite il processo che porta alla certificazione sono state identificate e rese disponibili per la visita e per la fruizione tre specifiche aree forestali che estendono l’offerta di un uso salutistico del bosco. Queste aree propongono al fruitore attività a scopo salutistico che non richiedono una preparazione fisica particolare e sono praticabili sia in autonomia che per mezzo di un accompagnatore, come potrebbe accadere nel caso del bagno di foresta. Le foreste in gestione al Consorzio Forestale dell’Amiata, e in particolar modo le fustaie di faggio, sono luoghi di grande bellezza dove la natura si offre all’uomo per essere vissuta nella sua integrità.
Per maggiori informazioni: scrivere consorzio.forestale@inwind.it
6. Biodiversità sull’altopiano del Cansiglio – Belluno, Treviso e Pordenone
L’antica Foresta dei Dogi rappresenta una delle risorse ambientali più importanti dell’intera regione Veneto e circonda l’Altopiano del Cansiglio diviso tra le province di Belluno (Comuni di Tambre e Farra d’Alpago), Treviso e Pordenone in cui è inserita la Riserva Naturale Biogenetica Campo di Mezzo – Pian Parrocchia.
Il Cansiglio si presenta come un’ampia conca dal fondo ricoperto da una prateria di origine naturale dovuta alle particolari caratteristiche climatiche che hanno influenzato anche l’intera flora del patrimonio. La “foresta dei Dogi” in particolare è la prima area certificata per il servizio ecosistemico della tutela della biodiversità secondo lo standard PEFC. Si tratta di un’area di 1.292 ettari in cui predomina la faggeta autoctona, sviluppatasi su substrati carbonatici, ma in cui sono presenti anche conifere alpine, come l’abete rosso e l’abete bianco. ForestaAmica di Coldiretti Belluno ha ricevuto il certificato per la tutela della Biodiversità svolto grazie all’attività di gestione forestale di uno dei suoi membri Veneto Agricoltura. I veneti sono quindi il primo soggetto non solo in Italia ma in tutto il mondo a poter vantare questa certificazione PEFC, poiché lo standard italiano per i servizi ecosistemici è il primo creato per valorizzare i Servizi ecosistemici in tutta la famiglia PEFC.
Per maggiori informazioni: https://www.venetoagricoltura.org/2021/09/news/biodiversita-e-il-cansiglio-la-prima-foresta-certificata-pefc-in-italia-per-i-servizi-ecosistemici/
7. Enego, bandiera verde 2023 – Vicenza
Rimanendo in Veneto, ci spostiamo in provincia di Vicenza per segnalare le ricchezze di Enego, recentemente premiato nell’ambito della settima edizione delle “bandiere verdi” di Legambiente. Un riconoscimento per i territori dei Comuni dell’arco alpino che si sono contraddistinti per iniziative di adattamento creativo, innovativo e di sostenibilità ambientale. Tra queste iniziative virtuose, rientra appunto il Comune di Enego (VI), il quale, come riportato nel Rapporto completo di Legambiente 2023 si è contraddistinto “per essersi attivato nel ripristino forestale dopo la tempesta Vaia, facendo convergere gli intenti e le collaborazioni tra diversi Enti, società e Associazioni all’interno di un masterplan generale di interventi per la ricostituzione delle foreste e la ridefinizione dei pascoli della Piana di Marcesina, una delle aree in assoluto tra le più colpite”. Il Comune ha certificato da anni la propria Gestione Forestale Sostenibile secondo lo schema PEFC Italia per 3.129,41 ettari, e rientra nella certificazione del gruppo PEFC Veneto Foreste il cui responsabile è Confagricoltura Veneto. Un’altra bella storia di rinascita che merita di essere supportata.
Per maggiori informazioni: https://www.comune.enego.vi.it/vivere-il-comune/luoghi/il-paese/
8. Il bosco sonoro diffuso del Consorzio Forestale del Canavese – Torino
Nelle aree certificate gestite dal Consorzio Forestale del Canavese è recentemente nato il Bosco Sonoro Diffuso. Si tratta di due megafoni giganti costruiti in legno locale certificato PEFC che sono stati messi a dimora in due diversi Comuni soci del Consorzio e che sono visitabili da chiunque. I due megafoni hanno una funzione più evocativa che di reale “amplificazione del suono”, invitando i visitatori a sedercisi dentro e mettersi in ascolto dei suoni del bosco circostante. Per arrivare ai megafoni, il visitatore percorre un percorso lungo il quale può accedere tramite QR code a dei contenuti multimediali, che lo guidano nell’osservazione visiva, tattile, uditiva, gustativa e olfattiva degli elementi del bosco.
Per maggiori informazioni: https://www.facebook.com/ConsorzioForestaleCanavese/
9. Trekking sull’appennino toscano
Sull’appennino toscano invece c’è da segnalare, nei pressi della Società Agricola Campomo certificata PEFC per la sua gestione sostenibile, una fitta rete di sentieri CAI oltre che la GEA (Grande escursione appenninica), un percorso trekking lungo 425 chilometriche collega i sentieri pedestri che corrono lungo il crinale che collega il passo di Bocca Trabaria, al confine con l’Umbria e le Marche, con il passo dei Due Santi, in Liguria. Sul passo della Futa c’è invece il Sentiero 019 che fa parte della celebre “Via degli Dei” che collega Bologna e Firenze dove troverete anche il lago Tavianella un invaso artificiale immerso tra le splendide abetaie dell’omonimo monte
Per maggiori informazioni https://www.parcoappennino.it/index.php
10. Montelago celtic festival – Macerata
Per gli amanti della musica e non solo: avete probabilmente già sentito parlare del Montelago Celtic Festival. Per chi non lo sapesse si tratta di un importantissimo festival di musica e cultura celtica arrivato alla sua ventesima edizione, che si svolge, immerso nella natura a Serravalle di Chienti (MC), sull’altopiano di Colfiorito, tra Marche e Umbria.
Un festival che macina da anni grandissimi numeri, con presenze oltre le 10.000 unità, punto di riferimento in Italia e non solo.
Qui l’area boschiva certificata si trova a 30 chilometri ma c’è un filo che lega la certificazione a questo evento: dall’edizione di quest’anno infatti, che si svolgerà dal tre al cinque agosto, PEFC Italia è patrocinatore dell’evento. Il primo step di questa collaborazione è rappresentato dalla scelta da parte degli organizzatori di utilizzare legname certificato PEFC per realizzare tutti i 150 pali dell’illuminazione notturna del campeggio del festival oltre ad altri arredi e scenografie. Tutto il legname in questione fa parte del progetto Bosco di Marca. Si tratta di un complesso di boschi, distribuiti in tutte le province marchigiane che gode della certificazione per la Gestione Forestale Sostenibile. Il progetto intende valorizzare la capacità del bosco di stoccare il carbonio e apre allo scambio di “crediti di sostenibilità” verso partner, aziende e stakeholder intenzionati a compensare le proprie emissioni climalteranti. Vi invitiamo quindi a visitare questo evento imperdibile, godendo della fusione tra arte, cultura e natura dove il legno è al servizio della creatività.
Per maggiori informazioni: https://www.montelagocelticfestival.it/