IL PEFC ITALIA ADERISCE ALLA 43° GIORNATA PER LA TERRA
Il sistema di certificazione per la gestione forestale sostenibile più diffuso al mondo ha deciso di aderire all’evento indetto dalle Nazioni Unite che il 22 Aprile prossimo sensibilizzerà sull’importanza di ridurre l’impatto umano sugli ecosistemi. In tal senso, la diffusione della certificazione forestale potrebbe aiutare ad abbattere la piaga del traffico illegale di prodotti legnosi. Aiutando ambiente, economia e comunità locali.
di Martina Valentini
Perugia, 8 Aprile 2013 – Invocare la salvezza della Terra senza perseguire azioni concrete rischia di essere un’utopia auto assolutoria. Per invertire la rotta servono invece scelte responsabili da parte di tutti: consumatori, produttori, legislatori. Sono loro, attraverso le loro decisioni quotidiane, a poter rendere possibile una riduzione dell’impronta umana sull’ambiente.
È con questo spirito che il Pefc Italia, la sezione italiana del sistema di certificazione per la gestione forestale sostenibile più diffuso al mondo, ha deciso di aderire all’Earth Day 2013, la 43esima Giornata mondiale della Terra indetta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Un’adesione quanto mai necessaria quella del mondo del legno e carta alla campagna indetta dall’Onu, visto che il disboscamento illegale causato dal taglio scriteriato di alberi è un problema globale con conseguenze negative non solo sull’ambiente, ma anche sull’economia e sulla qualità di vita delle popolazioni locali e del Sud del mondo. Il traffico illegale di legname infatti provoca una perdita di proventi per le aziende del settore e incide negativamente sulle comunità a causa dei cambiamenti climatici, della perdita di biodiversità ed è spesso associato a conflitti armati per il controllo di terre e risorse naturali. Una situazione che rende quasi naturale l’impegno di quanti, come il PEFC da anni lavorano per dimostrare la concreta possibilità di legare guadagni economici al rigoroso rispetto dell’ambiente.
L’adesione del PEFC Italia verrà formalizzata durante l’assemblea dei soci in programma il 19 Aprile a Trento (è stato già deciso al CdA di Tesero del 7 febbraio).
“Abbiamo aderito fin dall’inizio a questa iniziativa – spiega il segretario generale del Pefc Italia, Antonio Brunori – perché sarà un’importante vetrina per spiegare quanti e quali danni produce ogni anno lo sfruttamento scriteriato del patrimonio boschivo mondiale. E potremo aiutare le aziende che hanno davvero a cuore la sostenibilità ambientale e la riduzione dell’impatto delle attività produttive a diffondere i propri prodotti tra il pubblico dei consumatori. Se la maggior parte delle aziende del settore sposassero la certificazione (che comprende la gestione sostenibile delle risorse forestali e la successiva tracciabilità del legname), potremo contribuire a ridurre il commercio di legname da fonti illegali, che oggi, secondo stime indipendenti, si attesta sul 20% del totale”.
In Italia le realtà produttive che già hanno fatto questa scelta hanno superato quota 700 (sono al momento 711): tipografie, produttori di cancelleria, imprese edili, produttori di pannelli in legno, case editrici, fabbriche di mobili, segherie, ditte boschive, aziende specializzate in imballaggi. Tanti anelli di un’unica catena (la filiera del legno-carta, dal bosco al prodotto finale), che posizionano l’Italia al quarto posto nel mondo per numero di aziende certificate PEFC, dopo Francia, Germania e Inghilterra.