“Fare una legge e non farla rispettare equivale ad autorizzare la cosa che si vuole proibire”, sosteneva il cardinale Richelieu, primo ministro del re francese Luigi XIII.
Ebbene la legge, il Decreto del 9 febbraio 2021 sull’istituzione del registro degli operatori del settore legno per una corretta applicazione dell’EUTR nel bel Paese per contrastare il commercio del legno illegale, era pronta appunto da circa un anno, pubblicato in Gazzetta Ufficiale da maggio, ma si sono resi necessari dodici mesi per creare le condizioni per farla rispettare, ovvero rendere il decreto pienamente attuativo e l’iscrizione obbligatoria con l’attivazione della procedura informatica per l’inserimento nel registro. Un tempo apparentemente lungo ma che si è reso necessario per mettere a punto una procedura informatica semplificata che potesse prevedere tutte le complessità di un settore non conosciuto a fondo. Non c’è più scusa allora, adesso, per non rispettare una norma che nasce anche per conoscere e guidare il settore delle imprese forestali verso legalità e sviluppo.
“Considerata la grande importanza del settore legno per l’economia nazionale” – recita il testo del decreto – “e la necessità di rendere operative le disposizioni di cui al decreto legislativo del 30 ottobre 2014, n.178, nonché, al fine di consentire la predisposizione del programma dei controlli di cui al regolamento (UE) 995/2010 da parte dell’Autorità nazionale competente, […] sono tenute ad iscriversi al registro le persone fisiche o giuridiche che effettuano la prima immissione sul mercato interno, attraverso qualsiasi mezzo, qualunque sia la tecnica di vendita, di legno o prodotti da esso derivati destinati alla distribuzione o all’uso nell’ambito di un’attività commerciale come specificato nel regolamento (UE) n.995/2010 e, per i prodotti inclusi, nell’allegato al regolamento”. Sono esonerati gli operatori che risultano regolarmente iscritti agli albi, o elenchi regionali delle imprese, che eseguono lavori o forniscono servizi forestali di cui all’art. 10 del Dlgs 34/2018.
Il 16 marzo scorso, in occasione del convegno online “Il Regolamento EU Timber Regulation per la valorizzazione attuale e futura del legname nazionale” organizzato dal Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, è stata illustrata nel dettaglio la procedura informatica realizzata dal Mipaaf nell’ambito del SIAN (Sistema Informatico Agricolo Nazionale) per ottemperare a quanto previsto dal decreto.
L’accesso alla procedura per il registro degli operatori EUTR va effettuato nel portale del SIAN, nella sezione “Agricoltura”, alla voce “Foreste”, seguendo le indicazioni fornite al convegno di cui è disponibile la video-registrazione (durata 15 minuti) al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=Ah-YGQ4vmPQ.
Gli operatori avranno due mesi di tempo, dal 4 aprile al 3 giugno, per iscriversi al registro e adeguarsi alla normativa, versando il corrispettivo annuale di 20€; dopodiché, con decorrenza dal 4 giugno, chi non sarà in regola con l’iscrizione incorrerà in una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 1.200€.
Per approfondimenti, si segnala un articolo del MIPAAF che spiega la procedura di iscrizione accompagnando gli Operatori verso la registrazione o l’accesso (per chi è già in possesso dell’account) al SIAN e la richiesta di attivazione del Servizio RIL (Registro Imprese Legno): https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/17202.